Comune, collettivo e inclusivo: l’economia circolare in tre parole
Il Fuorisalone 2019 insegna. Riciclo, riuso, riutilizzo, continuità e seconda vita sono si i termini che definiscono in modo chiaro e diretto il concetto di economia circolare. Sembra però che ciò sia possibile se il fare è comune, collettivo e inclusivo.
Il futuro è un grosso punto di domanda
Fare comune per il bene collettivo e iclusione sociale sembrano essere i presupposti imprescindibili per l’attivazione di un circolo virtuoso che fornisca risposte in modalità continuativa. C’è un’intera generazione che sembra aver compreso fino in fondo la pericolosità dello scenario nel quale pianificare, programmare e progettare la propria esistenza, proiettandola verso il domani. Difficile se si pensa che il futuro è un grosso punto di domanda. I giovani, con tutta la vita davanti, non vogliono e non possono perdere la sfida.
Ricerca stilistica e utilizzo di materiali alternativi
La ricerca di funkdesign.it durante la Milano Design Week 2019 prosegue senza sosta. Tra oltre mille eventi non è stato difficle trovare riscontri. Questo la dice lunga su come i problemi globali abbiano preso il soppravvento su quelli individuali. Alla Fabbrica del Vapore, luogo di creatività multidisciplinare e partecipativa del Comune di Milano, quest’anno parte di Isola Design District, la sesta edizione di Design No Brand mette in scena una mostra che valorizza ricerca stilistica e utilizzo di materiali alternativi, uniti da obiettivi di sostenibilità e principi di economia circolare.
Progetti autoprodotti dall’identità plurale
Non solo regole di marketing antropocentrico, ma rispetto per l’essere umano e il suo bisogno di conservare l’ambiente come unica risorsa di vita. Un network di associazioni hanno messo in comune idee e risorse per dare luce a una rassegna di progetti autoprodotti dall’identità plurale. Artigiani, designers, artisti, architetti e makers presentano prodotti realizzati con bio plastica, argento rigenerato, materiali compostabili e di recupero.
Prodotti con coscienza ecologica
Una selezione di alta manifattura ma che risponde al bisogno comune di accessibilità e fruibilità. Senza barriere, valorizzano integrazione sociale e sono prodotti con coscienza ecologica. Guardano oltre la settimana del design e seguono i temi inclusi nell’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile del 2030.
Idee collettive per affrontare le questioni globali
Un salto ancora in Cascina Cuccagna, Design Collisions di Laura Traldi presenta un cluster dedicato all’economia circolare. Launch Circular è una piattaforma danese che supporta progetti di alto impatto a livello mondiale. Stimola idee collettive per affrontare le questioni globali. Aziende e istituzioni attivano innovatori, esperti, consumatori, governi, investitori e progettisti. attraverso forum e call. Trasforma progetti in azioni che vengono finanziate pubblicamente.
Facilitare la connessione tra innovatori
Motivo comune di ricerca e condivisione, gli aspetti per facilitare la connessione tra innovatori. Due fattori che hanno influito anche sul design della piattaforma. Al Fuorisalone si possono incontrare 3 innovatori e i loro progetti. Library of Things di Rebecca Travelyan, Queen of Raw di Stephanie Benedetto e Colorifix di David Nugent. Una libreria di elettrodomestici e strumenti per il fai-da-te a noleggio che promuove le relazioni di vicinato. Designer e produttori tessili in contatto per individuare e accedere in maniera diretta agli avanzi di inventario. Una tecnologia di tintura del tessuto che utilizza organismi modificati da prodotti agricoli
La forza di trasformazione di Launch Circular risiede nel sentimento di fiducia che si instaura all’interno della comunità e nella capacità di radunare, di chiamare a sè, di ogni membro all’interno della propria area di attività. Ma soprattutto nella qualità dell’interazione umana.